Se pensiamo al nuoto, probabilmente immaginiamo di spingerci attraverso l’acqua – creando una spinta all’indietro che per reazione ci spinge in avanti. Una nuova ricerca suggerisce invece che molti animali marini in realtà si tirano attraverso l’acqua, preferiscono al nuotare una specie di camminare. In altre parole avanzano nell’acqua sfruttando un fenomeno chiamato “spinta di aspirazione”.
Lo studio, pubblicato su Scientific Reports, ha scoperto che diversi piccoli animali marini con molte appendici – tra cui granchi in fase larvale, vermi policheti e ctenofori – non si spingono in avanti quando muovono le loro appendici, ma creano invece una pressione negativa dietro di loro che permette loro di tirarsi attraverso l’acqua.
Quando l’appendice anteriore si muove, crea una sacca di bassa pressione che ha anche l’effetto di ridurre l’energia richiesta dall’arto successivo per muoversi. È come i ciclisti che stanno dietro al primo della fila, che riduce la resistenza del vento e “tira” il gruppo.
Questa pubblicazione si basa su un precedente lavoro dello stesso team, sulla spinta di aspirazione in lamprede e meduse. Per lo studio attuale, il team si è concentrato su piccoli animali marini che utilizzano il “nuoto metacronico”, una tecnica di locomozione comunemente usata da animali con più coppie di zampe in cui le appendici si muovono in sequenza, piuttosto che in modo sincrono. Il gruppo ha realizzato quasi subito che il flusso intorno agli arti è molto simile al flusso intorno a una medusa o a una pinna di pesce, e genera appunto una pressione negativa, che quasi da sola tira il corpo dell’animale.
Nuotare o camminare?
Non entriamo molto nel dettaglio del fenomeno fisico, chi fosse interessato ad approfondirlo può leggere il lavoro scientifico: Sean P. Colin, John H. Costello, Kelly R. Sutherland, Brad J. Gemmell, John O. Dabiri, Kevin T. Du Clos. The role of suction thrust in the metachronal paddles of swimming invertebrates. Scientific Reports, 2020; 10 (1) DOI: 10.1038/s41598-020-74745-y
Questo modo di nuotare, o meglio di avanzare tirandosi, non è un fenomeno unico, ma probabilmente è molto più diffuso di quanto si pensi nel regno animale, e potrebbe estendersi ad animali volanti. Nel futuro gli scienziati vogliono studiare una più ampia varietà di organismi marini per determinare la gamma di dimensioni degli animali che si basano sulla spinta di aspirazione per tirarsi avanti attraverso l’acqua.
Bibliografia: Massimo Boyer – Scubaportal.it